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PROTEZIONE DI TRAVI E PILASTRI Compartimento al fuoco e dimensionamento dei rivestimenti per costruzioni in acciaio Sistema In attesa del recepimento dei dettati della normativa europea anche da parte degli organi competenti del nostro paese, le strade oggi consentite per la determinazione degli spessori sono la certificazione da parte di un laboratorio autorizzato o le tabelle della Circolare 91. Il calcolo analitico secondo le UNI-VVF 9502, 9503, 9504 o l'uso di altri metodi comprovati da prove sperimentali è di fatto ammesso quando si tratti di estrapolare i risultati della sperimentazione diretta ad elementi simili o quando le dimensioni degli elementi sono tali da non consentire la prova in forno. Sostanzialmente le tabelle della Circolare 91 fissano gli spessori di protezione ammissibili per i diversi elementi strutturali limitatamente alle condizioni di sollecitazione di flessione trazione e compressione indipendente dalla situazione di carico e di vincolo degli elementi stessi. Le norme UNI-VVF riportano ad un problema di progetto e verifica la valutazione della resistenza al fuoco gli elementi strutturali, superando l'attribuzione per decreto di spessori spesso dimostratisi eccessivamente cautelativi alla luce delle più recenti risultanze sperimentali. Obbiettivo della norma è la simulazione mediante calcolo analitico della prova in forno, e pertanto esso si riferisce a stati di sollecitazione semplice, simile a quelli realizzati sperimentalmente. Come rivestimenti protettivi sono considerati solo quello scatolari o aderenti, senza funzione collaborante. Il calcolo non prevede l'uso di controsoffittature e di schermature a distanza non per una loro mancanza di prestazionalità, ma per l'impossibilità do valutarne la stabilità in opera. Analogamente vengono trascurati i sistemi di raffreddamento ad acqua. La UNI 9503 definisce due importanti parametri: la temperatura critica q CR ed il fattore di massività S/V. La prima rappresenta la temperatura i corrispondenza della quale il degrado meccanico dell'acciaio è tale da uguagliare la sollecitazione di esercizio a quella di collasso. Il tempo di resistenza al fuoco viene in tal modo associato al tempo necessario a raggiungere la temperatura critica nell'elemento, la quale dipende a sua volta dalla sollecitazione applicata. La norma indica pertanto la combinazione di carico da prendere in considerazione suggerendo di tenere conto anche delle eventuali sollecitazioni causate dall'impedimento delle dilatazioni nelle strutture iperstatiche. Il fattore di forma (o di massività) esprime il rapporto tra la superficie di scambio del flusso termico (S) ed il volume dell'elemento (V) e risulta pertanto influenzato dal posizionamento dell'elemento strutturale rispetto alla fiamma e dal tipo di protezione adottata, scatolare o aderente; a parità di sollecitazione unitaria e di spessore protettivo, pertanto, si avranno risposte differenziate in relazione al tipo di profilo utilizzato. Poiché la velocità di incremento della temperatura è direttamente proporzionale alla massività, in fase progettuale conviene cercare di mantenere un valore il più basso possibile, per evitare di andare incontro a soluzioni scorrette od antieconomiche. Sotto le medesime ipotesi la norma suggerisce nell'appendice A anche un metodo grafico semplificato, mutuato dalla Documentazione SIA 82 (3), che consente la determinazione dello spessore della protezione. La società Knauf è in grado di fornire inoltre tabelle e certificazioni europee che possono essere di ausilio al corretto dimensionamento della protezione al fuoco, con lastra Knauf Fireboard a base di gesso rivestito, omologate in classe 0, secondo le metodologie, proposte dalle normative UNI e secondo le modalità delle normative DIN 4102.
Protezione di travi e pilastri in acciaio
PROTEZIONE DI TRAVI E PILASTRI
PROTEZIONE DI TRAVI E PILASTRI K252/K253
Caratteristiche e montaggio Struttura costruttiva I rivestimenti antincendio Knauf Fireboard di pilastri e travi in acciaio, legno e cemento armato, garantiscono, secondo le norme della Circolare M.I. 91 del 14/9/61, una resistenza al fuoco fino a R. 180, e sono costituiti da pannelli a base gesso rivestito, omologati in classe 0, avvitati ad una sottostruttura in profili di acciaio zincato, La Circ. 91 è stata concepita originariamente per protezione di elementi strutturali in acciaio, ma si applica anche a strutture in c.a. e in legno (Lettera-Circolare M.I. prot. 23752/ del 7/12/1987). Montaggio K 252 RIVESTIMENTO DI TRAVI IN ACCIAIO 1) Applicare il profilo Knauf Stalfire sulle ali alla trave. 2) Avvitare il rivestimento in Fireboard con distanze tra le viti di 150mm. realizzando uno sfalsamento delle lastre di 100mm (nel caso di più strati). 3) Nel casi di rivestimento con una sola lastra occorre posizionare spezzoni di profilo Knauf serue E 50x27x0,6 in corrispondenza dei giunti delle lastra e avvitare. K 253 RIVESTIMENTO DI PILASTRI IN ACCIAO 1) Applicare il profilo Knauf Stalfire sui pilastri in acciao. 2) Avvitare le lastre Fireboard con distanze tra le viti di 200 mm realizzando una sfalsamento delle lastre di 100 mm. 3) Posizionare spezzoni di profilo Knauf serie E 50x27x0,6 in corrispondenza dei giunti delle lastre a avvitare.
RIVESTIMENTO MONTANTI E TRAVI IN LEGNO Posizionare le lastre Fireboard in aderenza all'elemento portante e graffettare negli angoli a intervalli di 120 mm in maniera da realizzare un rivestimento scatolare. Sui giunti delle lastre la graffatura sarà ogni 50 mm. K 252/253 RIVESTIMENTO DI TRAVI E PILASTRI IN CEMENTO ARMATO 1) Montare l'orditura portante a C 50x27x0,6 inserita nelle guide a U 30x30x0,6. 2) Rivestire con lastre Fireboard avvitate con viti a interasse 150 mm (travi)/200 mm, (pilastri), sfalsando le lastre (se in più strati) di 100 mm. Trattamento della superficie Il rivestimento in Knauf Fireboard, deve essere completamente rasato su tutta la superfici con stucco Fireboard Spachtel (vedi scheda tecnica K 466). Rapporto di impasti: 1,1 Kg. di stucco Fireboard Spachtel per 1 lt. d'acqua (per la confezione da 25 Kg. di stucco Fireboard Spachtel: 22,7 lt. d'acqua). Nella stuccatura di eventuali lesioni e punti particolarmente difettosi lo stucco potrà essere preparato con maggiore consistenza (1,2-1,3 Kg. per 1 lt. d'acqua). CICLO DI LAVORO 1) Chiudere tutti i giunti, inserire i paraspigoli e stuccare le teste delle viti con stucco Fireboard Spachtel e attendere la completa essiccazione prima di continuare il lavoro. 2) Applicare nelle fughe della parte esterna un sottile strato di stucco Fireboard Spachtel, posare il nastro coprifuga in fibra di vetro e attendere l'essiccazione. 3) Eseguire una completa rasatura della superficie, esercitando, una pressione tale da aderire al velo di fibra di vetro. TEMPERATURA DI LAVORAZIONE Per la lavorazione di stuccatura e rasatura la temperatura non deve essere inferiore ai 5-10 gradi C. APPLICAZIONE DI RIVESTIMENTI Prima di applicare un rivestimento come ad esempio vernici o tappezziere, si dovrà applicare isolante Knauf Tiefengrund (vedi scheda tecnica K 451).
Testi di capitolatoTravi/colonne in acciaio Fornitura e posa in opera di protezione scatolare di travi/pilastri in acciaio atta ad avere una resistenza al fuoco R....(vedi tabella), realizzata con lastre in gesso rivestito con tessuto di fibra di vetro a norma DIN 18180 omologate in classe 0 di reazione al fuoco tipo Knauf "Fireboard". Il rivestimento e il sistema di montaggio sarà realizzato in maniera conforme al sistema Knauf Fireboard K 252/253 avvitando le lastre ad una struttura in profilati di acciaio zincato a C DX51D+Z-N-A-C spessore 0,6 mm a norma UNI-EN 10142 e DIN 18182 tipo Stalfire, con parte portante delle dimensioni di mm 50x27. Negli angoli esterni saranno applicati idonei paraspigoli in acciaio zincato e l'intera superficie sarà completamente rasata con stucco Fireboard Spachtel. Modulo di richiesta informazioniSelezionate le voci desiderate e inserite i vostri dati.
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